domenica 7 ottobre 2012

La sovranità nazionale e la questione monetaria.



Di Antonino Costa.
Questo mio breve lo dedico a tutti coloro che continuano a pensare che l’Italia goda ancora della sovranità nazionale, e che l’Europa e le sue istituzioni siano sinonimo di democrazia e progresso sociale ed economico.
In questi tempi si parla molto delle nostre istituzioni, del fatto che non funzionino, e che i nostri partiti siano in realtà un concentrato di corruzione e di malaffare . Tutto vero, io scrissi recentemente in “Morire per l’Euro” che il livello di competenza dei nostri politici delle istituzioni nazionali ed Europee è talmente infimo che non si riesce neanche più a misurare. Scrissi che data la nostra attuale situazione di crisi profonda e per certi versi irreversibile, che la politica nostrana avrebbe finito lei stessa per pagare un prezzo altissimo per la sua dabbenaggine. E’ vero i nostri politici sono una massa di cialtroni incompetenti (tranne rare eccezioni) in tutti i luoghi che essi occupano. La politica clientelare si è talmente diffusa che in questo momento non è possibile per nessuno fare altro tipo di politica , per esempio quella vera che serve gli interessi del paese anziché quelli personali ,o magari del sistema finanziario e……quelle di paesi stranieri. Si avete capito bene , sono al tal punto rintronati e incompetenti che si sono messi al servizio di interessi stranieri e
a noi concorrenti, spesso soltanto per pura e semplice incompetenza, in poche parole abbiamo dato in mano a dei bambini una pistola carica.
L’ultimo scandalo in ordine di tempo è quello della regione Lazio, ovviamente segue a tanti altri già avvenuti e scoperti, e tanti altri ancora verranno a galla, ma non è questo il punto. Se i nostri politici nonostante il loro livello di corruzione fossero perlomeno stati competenti, e tra una ruberia e l’altra avessero fatto anche gli interessi dell’Italia oggi , probabilmente staremmo meno peggio di quanto in effetti stiamo, e loro stessi avrebbero perlomeno avuto un alibi spendibile. Il danno più evidente è che in tempi di profonda crisi abbiamo un personale politico così decotto e lontano dalla realtà del paese reale che fatalmente siamo allo sbando, e così   come un esercito guidato da ufficiali improvvisati o peggio da un generale d’armata perennemente ubbriaco , pavido e  corrotto; siamo destinati alla disfatta. La dimostrazione…..E’ che a guidare il governo ci hanno messo direttamente il nemico. Perché Il Sig. Mario Monti non è espressione di alcuna elezione popolare , guida un governo di tecnici ai più fino a ieri completamente sconosciuti, e che in modo sobrio e gentile stanno svendendo l’Italia al ribasso , destrutturandola completamente del suo apparato produttivo. Tutto questo avviene senza responsabilità diretta, e il peggio è che lo fanno con l’avvallo dei partiti politici ,questi sì che erano stati precedentemente eletti dal popolo, e saranno responsabili difronte ad esso . Loro non sanno che questo strano governo è “Il boia che farà cadere le loro teste una ad una”, addossando a loro la responsabilità dei  provvedimenti che affonderanno definitivamente questo paese . Già si parla di Monti bis , appoggiato da liste civiche non meglio precisate per le prossime elezioni, ma io credo che al Sig. Monti interessa poco essere nuovamente in prima linea, a lui e ai suoi veri sostenitori , che ovviamente sono gli interessi esterni a quelli del nostro paese e del suo popolo , ciò che interessa veramente è che si continui con il furto e il massacro sociale anche in seguito, dettando sin da ora la prossima agenda politica, affinché anche se cambia il governo rimangano in essere i provvedimenti presi da questo esecutivo.
La questione della sovranità nazionale , e il problema monetario .
Ma andiamo al sodo : il fatto che  nell’unione Europea oggi siamo finiti nel calderone di quei paesi denominati PIGS non è una semplice fatalità ,e  la domanda più naturale che il cittadino medio dovrebbe porsi se avesse avuto almeno un minimo di informazione decente sarebbe: Ma come ha fatto una nazione che fino all’anno scorso era la settima potenza industriale del mondo a rasentare il fallimento? E poi tutto all’improvviso??? Che la corruzione e il malaffare fossero presenti lo si sapeva anche prima , ma questo non ci impediva di essere la settima potenza industriale del pianeta. E poi , il debito pubblico era alto anche prima , ma nonostante tutto eravamo lo stesso una grande potenza Industriale. Il  Giappone per esempio, se si dovesse prendere come parametro il debito pubblico, dal momento che il suo è al 240 % dove andrebbe collocato? Egli USA e l’Inghilterra??  E invece il Giappone  è il paese che maggiormente sostiene il fondo monetario internazionale con i suoi fondi. Tutte queste domande hanno ovviamente una risposta , ma in questo momento voglio focalizzare  l’ attenzione su ciò che ci è stato imposto dall’UE , e che i nostri partiti in modo diligente  hanno approvato in parlamento , e senza per altro capirne la reale portata e le conseguenze : Il “Fiscal Compact”.
Se c’è una cosa che è in grado di dimostrare come funziona realmente il nostro sistema monetario denominato in “EURO” è proprio l’adozione del famigerato fiscal Compact . Innanzi tutto cosa significa?? Significa essenzialmente che il nostro paese per i prossimi anni si impegna a mantenere il bilancio dello stato sostanzialmente in pareggio. Le uscite dovranno essere in pareggio con le entrate fiscali, e così non sarà possibile effettuare nessuna nuova spesa statale con  emissione di altro debito. Molti Italiani penseranno che questo è un bene , siamo in crisi ed è giusto non indebitarsi ulteriormente. A pochi però viene in mente che il bilancio di uno stato non è paragonabile a quello di una famiglia o di una impresa per quanto grande possa essere, così come  mezzi di trasporto diversi non sono paragonabili tra loro ,tranne che nella funzione; per esempio: Una bicicletta ed un Jambo Jet da 500 posti o più , sono ambedue dei mezzi di trasporto ma con capienze e ambiti totalmente diversi. Così anche un bilancio statale e quello di una famiglia o di una azienda privata, hanno in comune soltanto la loro denominazione. Nel bilancio di uno stato ci sono tantissimi passivi, come bambini anziani donne casalinghe, malati pensionati e via dicendo. Nel bilancio di una azienda ci sono tante voci tra cui i lavoratori dell’azienda stessa, di cui essa si disfa appena le cose vanno male, delegando la collettività ad occuparsene. Ma una nazione si può disfare della propria popolazione quando questa per varie ragioni non è o non può essere attiva? Oppure quando c’è un periodo di crisi? Non ho bisogno di dare questa risposta…….Quindi in tempo di profonda crisi economica ci viene imposto il pareggio di bilancio che in gergo economico viene definito –Manovra ciclica- E, l’adozione di manovre di austerity non fa che peggiorare la situazione. Infatti per ammissione  dello stesso M. Monti che ha dichiarato che le manovre messe in atto dal suo governo hanno contribuito a fare peggiorare la congiuntura nel nostro paese , ma ha aggiunto , per migliorare bisogna prima peggiorare .  Come se ad un paziente affetto da  raffreddore , il medico gli prescrivesse di prendere una polmonite per guarire. Oppure ad un obeso gli venisse tagliata una gamba per farlo diminuire di peso. Oppure udite udite…..Come se la banca ti dicesse che per il mutuo che hai acceso con loro , e che devi ripagargli , improvvisamente e senza preavviso ti cambia le condizioni di rientro.

 Ma la chicca migliore viene adesso, non paghi di questa assurdità ci viene anche imposto di rientrare nel prossimo ventennio dal nostro debito pubblico che dovrà attestarsi al 60 % rispetto al livello attuale che è del 120 %. Bene facciamo due conti , che ovviamente i nostri beniamini ed eroici senatori e deputati si sono astenuti di fare , o se lo hanno fatto si sono poi tappati occhi, naso ,bocca e perfino gli orifizi bassi. Il nostro debito pubblico sfiora ormai l’ammontare di 2000 miliardi di Euro, e in 20 anni dovrà essere dimezzato del 50 % quindi la cifra è di 1000 miliardi di Euro, che diviso 20 significa 50 miliardi l’anno di Euro fra nuove entrate e tagli di spesa , a questa cifra poi va aggiunto l’interesse sul debito , che  attualmente è di circa  15 miliardi di euro, che aggiunti ai 50 fa una bella cifra di 65 miliardi l’anno. Tutto questo avviene in un momento di crisi profonda dove il nostro P.I.L. segna già un meno 2,2 % , la disoccupazione aumenta, i consumi diminuiscono a ritmi sostenuti ( -3 % nei primi mesi dell’anno) le entrate fiscali cominciano a diminuire e  il nostro debito pubblico aumenta. C’è qualcuno sano di mente che pensa realmente che potremmo anche lontanamente farcela??
La dimostrazione che non godiamo più della sovranità nazionale viene dal fatto che nessuna nazione sana di mente adotterebbe simili misure con una congiuntura così sfavorevole, ma si può anche dimostrare che l’Europa che adotta questa moneta non ha sovranità monetaria. E’ come se la banca privata che ha erogato un mutuo ad una impresa oppure per l’acquisto di un’immobile chiedesse al proprio debitore  un piano di rientro più pesante di quello concordato  dimezzandogli il tempo di rientro , e quindi raddoppiandogli la rata, ben sapendo che  sarà inadempiente , e che  sarà costretto a cedergli l’attività o l’immobile. Ma uno stato sovrano farebbe carachiri con se stesso e la sua popolazione?? Certo che no, adotterebbe altre misure , ma soprattutto avrebbe la sovranità monetaria , e non si imporrebbe l’auto fallimento per cedere tutti i suoi beni a degli stranieri., o a una élite ristretta di persone. Questa è la dimostrazione che il sistema monetario e finanziario si è già impadronito delle nostre vite e dei nostri beni nonché del nostro futuro. Tutto questo avviene con la legittimazione ideologica del neo-liberalismo . Questa ideologia viene usata come ariete per sfondare le nostre resistenze, e farci auto fagocitare dal sistema capital finanziario ad esso collegato  , presentando come atto liberatorio ciò che invece costituisce auto incatenamento alla schiavitù del finaz-capitalismo,  che si assicura così la nostra stessa complicità. Di questo ho ampiamente parlato nei miei precedenti articoli. Qui mi preme fare notare che tutta la nazione è stata asservita al sistema bancario , esattamente come avviene tra un privato cittadino e la banca erogatrice del mutuo, adesso tutto lo stato ha un bilancio privatizzato, e soggetto ai capricci del mercato. Oggi siamo privi di reale libertà democratica , perché non abbiamo più nessun controllo sulla nostra economia, e sul denaro in circolazione ,saranno altri a decidere cosa dovremo produrre se quando e come , se potremo avere scuole per tutti e di quale livello , se potremo avere pensioni e servizi pubblici degni di questo nome , chi dovrà essere chiamato e con quali modalità a governare il nostro paese ( ma è ancora il nostro???)
Il sogno Europeo, e il ruolo della politica attuale.

Qualche anno fa, mi crogiolavo nell’idea che la costruzione dell’Europa unita fosse una benedizione per tutti noi. Pensavo, e con me molti altri, che avemmo avuto da questo fatto storico fantastici benefici, sia in termini di vantaggi economici, che in termini di democrazia e sicurezza sociale.  Abbiamo cominciato a pensare che questo processo di unificazione fosse scontato, i popoli Europei (in particolare noi Italiani) si sono disinteressati a ciò che le istituzioni comunitarie stavano facendo , e, fintanto che eravamo conviti che le cose stessero andando bene , ci siamo concentrati (e neanche poi molto) sui nostri problemi interni. Oggi, in presenza di questa crisi mondiale e in particolare dell’occidente e dell’Europa tutta intera siamo di fronte alle nostre responsabilità. Siamo di fronte al fatto che il processo di unificazione va ripensato o, paradossalmente abbandonato , cosa di cui io non mi auspico; ma se sei su un autobus in corsa e l’autista si è accasciato per un malore devi fare alcune cose se non  vuoi farti male o peggio morire nell’impatto che da lì a poco si verificherà :  fermare l’autobus quanto prima, togliere il pilota , e se vuoi ripartire lo devi sostituire. Vista da qui questa Europa ci sembra proprio un autobus impazzito, e proprio nel momento di maggior bisogno , è venuto a mancare il ruolo delle istituzioni Europee ,cioè quello di poter contare su una vasta comunità in reciproco e solidale mutuo soccorso per muto vantaggio, e ,Invece di essere supportati ,cominciamo a sentirci dare dei dinieghi, ordini e imposizioni .Tutto questo ci fa sentire a disagio, scoprire il volto vero che si celava dietro la maschera di questa Europa non è  affatto piacevole!  All’improvviso si scopre la faccia feroce di un sistema tutt’altro che solidale, ma anzi ,  egoistico ed arrogante, a tratti oppressivo e soffocante. Così come nella fattoria degli animali di Orwelliana memoria scopriamo che “tutti gli animali sono uguali ma i maiali sono più uguali degli altri” . Pensavamo che tutti fossimo seduti al tavolo con pari dignità e invece c’è chi dà ordini e chi deve servire, ci sono paesi di serie A, e paesi di serie B. I lavoratori tedeschi sono più importanti di quelli dei paesi PIIGS per esempio , I Finlandesi , gli Olandesi e in genere i paesi del Nord Europa possono dettare condizioni ,mentre gli altri devono immolarsi ai loro voleri. Tutto questo sotto il disegno di un regime neo-liberale che mostra ormai tutta la sua inconsistenza e validità reale. Il capitalismo mondiale ormai è in fase di crisi irreversibile, e il luogo dove questo capitalismo è stato ideato è l’Europa insieme a tutto l’occidente. Dopo averlo esportato a piene mani in tutto il globo terrestre ,come un figliol prodigo ritorna in patria e adesso siamo alla piena applicazione ideologica camuffata da libertà virtuale ,già perché se una nazione non ha il controllo della propria economia insieme a quello del sistema bancario e finanziario , in pratica non controlla  niente e perde la sovranità nazionale, come sta accadendo  adesso . Gli effetti non tardano a manifestarsi , la Grecia è già capitolata, seguono Portogallo, Spagna, Irlanda, Italia , ma poi toccherà a paesi teoricamente ben più solidi come Francia, e perfino la truce Germania dovrà vedersela con  le spore velenose di questa ideologia. La lezione della storia gli uomini non la imparano mai: Senza il consenso del popolo prima o poi tutto è destinato ad una rovina certa. L’unione Europea sarà messa in discussione anche in maniera violenta, e molto presto vedremo gli effetti devastanti del malessere scatenato dall’imbroglio in essere.
Il compito che si sono dati le istituzioni Europee è quello di asservirci tutti ai voleri e alle esigenze della finanza e del capitalismo , in particolar modo delle multinazionali.
Il ruolo della politica.

Il ruolo della politica è quello di sempre, non esiste un ruolo nuovo da inventare semmai c’è un ruolo di cui riappropriarsi ed è quello di “essere il luogo degli interessi generali di tutta la comunità, attorno a valori ed istituzioni condivise” , è il luogo di sintesi degli interessi generali della comunità per quanto estesa essa possa essere , fosse anche l’unione Europea nel suo complesso. Fuori da questo ambito il ruolo della politica perde la sua funzione , così come oggi è il luogo dove si tutelano gli interessi particolari di una risicata parte di popolazione , e cioè l’élite capitalistico finanziaria, tentando di asservivi l’altra , e ovviamente ha perduto la sua specificità, la stima e la sua funzione, portandoci a pensare che dovrà nuovamente tornare al centro della nostra azione sociale ed economica. La mancanza e la supplenza che esiste oggi ha portato il sistema al  corto circuito  ,prossimo ad un collasso generale. Il tentativo attualmente riuscito di privatizzare gli stati Europei , assoggettandoli a una plutocrazia di ricchi finanzieri avrà come conseguenza una instabilità politico sociale perenne e di lunga durata . Gli attuali partiti politici sono stati privati di qualsiasi prerogativa programmatica dovendo nella realtà contingente adempiere esclusivamente, ai Diktat della troica BCE UE e FMI che rispondono appunto al disegno neo-liberale di assoggettamento  e privatizzazione degli stati   compresa tutta la popolazione che li compongono.
In Italia ci accingiamo a compiere il rito delle elezioni, e mai come adesso si respira un’aria di smarrimento in tutta la politica nostrana . Annichiliti dagli ultimi avvenimenti economici , e trincerati dietro M.Monti non sanno più che cosa fare. Tutte le loro certezze passate stanno sgretolandosi ,alcuni dicono di volere ancora Monti, altri dicono di no, e altri ancora vedono il loro movimento politico sciogliersi come neve al sole d’agosto   ,altri ancora  avversano  M. Monti ma  non hanno il coraggio  di fare un’analisi impietosa e veritiera dell’attuale situazione Italiana ed Europea. Tutti girano sempre attorno a questioni marginali della nostra vita quotidiana, e così si svolge una rappresentazione teatrale farsesca, dove recitano esclusivamente le comparse, lasciando al margine i veri problemi che orami diventano sempre più pressanti .Sostanzialmente si tratta dello smantellamento del nostro sistema sociale e di sicurezza ,lo smantellamento e la privatizzazione di gran parte del nostro apparato produttivo nazionale , l’assoggettamento al sistema finanziario privato di tutto il territorio nazionale. Con questi macigni è complicato fare campagna elettorale se è questo il sistema che devi difendere, e soprattutto se non puoi più fare affidamento su una politica clientelare, che garantiva un posto sicuro da dove  fare i propri affari e della propria cerchia, al netto dei programmi elettorali veri e propri “specchietti per le allodole” a cui nessuno ormai  crede più. Oggi è richiesto un personale politico diverso, oltre che motivato deve essere preparato ed in grado di capire le problematiche Europee e globali ,anche per potere fare politica locale . Rimane ancora da dire che è difficile immaginare un programma elettorale distinguibile fra destra e sinistra, se la realtà è già predeterminata (almeno sulla carta) da centri esterni ai nostri stessi interessi , e pertanto sarà interessante in questo clima osservare quello che accadrà, su quali specchi li vedremo arrampicarsi , per mobilitare una società sempre più disincantata e arrabbiata , dove per altro qualcuno (sempre ancora pochi) comincia anche ad essere informato sulla effettiva portata degli attuali avvenimenti. Oggi il sogno Europeo è come un giocattolo rotto, attualmente procura soltanto guai e dispiaceri, e se non verrà aggiustato (questo è il mio personale augurio) ben presto verrà abbandonato al suo destino, in quanto UTOPICO e demagogico , e solo allora forse potremo assistere ad una nuova rinascita.



Antonino Costa   .                                                                                               5 ottobre 2012

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