Di Antonino Costa.
Questo mio
breve lo dedico a tutti coloro che continuano a pensare che l’Italia goda
ancora della sovranità nazionale, e che l’Europa e le sue istituzioni siano
sinonimo di democrazia e progresso sociale ed economico.
L’ultimo
scandalo in ordine di tempo è quello della regione Lazio, ovviamente segue a
tanti altri già avvenuti e scoperti, e tanti altri ancora verranno a galla, ma
non è questo il punto. Se i nostri politici nonostante il loro livello di
corruzione fossero perlomeno stati competenti, e tra una ruberia e l’altra
avessero fatto anche gli interessi dell’Italia oggi , probabilmente staremmo
meno peggio di quanto in effetti stiamo, e loro stessi avrebbero perlomeno
avuto un alibi spendibile. Il danno più evidente è che in tempi di profonda
crisi abbiamo un personale politico così decotto e lontano dalla realtà del
paese reale che fatalmente siamo allo sbando, e così come un esercito guidato da ufficiali
improvvisati o peggio da un generale d’armata perennemente ubbriaco , pavido e corrotto; siamo destinati alla disfatta. La
dimostrazione…..E’ che a guidare il governo ci hanno messo direttamente il
nemico. Perché Il Sig. Mario Monti non è espressione di alcuna elezione
popolare , guida un governo di tecnici ai più fino a ieri completamente
sconosciuti, e che in modo sobrio e gentile stanno svendendo l’Italia al
ribasso , destrutturandola completamente del suo apparato produttivo. Tutto
questo avviene senza responsabilità diretta, e il peggio è che lo fanno con l’avvallo
dei partiti politici ,questi sì che erano stati precedentemente eletti dal
popolo, e saranno responsabili difronte ad esso . Loro non sanno che questo
strano governo è “Il boia che farà cadere le loro teste una ad una”, addossando
a loro la responsabilità dei provvedimenti che affonderanno definitivamente
questo paese . Già si parla di Monti bis , appoggiato da liste civiche non
meglio precisate per le prossime elezioni, ma io credo che al Sig. Monti
interessa poco essere nuovamente in prima linea, a lui e ai suoi veri
sostenitori , che ovviamente sono gli interessi esterni a quelli del nostro
paese e del suo popolo , ciò che interessa veramente è che si continui con il
furto e il massacro sociale anche in seguito, dettando sin da ora la prossima
agenda politica, affinché anche se cambia il governo rimangano in essere i
provvedimenti presi da questo esecutivo.
La questione della sovranità
nazionale , e il problema monetario .
Ma andiamo al sodo : il fatto che nell’unione Europea oggi siamo finiti nel
calderone di quei paesi denominati PIGS non è una semplice fatalità ,e la domanda più naturale che il cittadino medio
dovrebbe porsi se avesse avuto almeno un minimo di informazione decente
sarebbe: Ma come ha fatto una nazione che fino all’anno scorso era la settima
potenza industriale del mondo a rasentare il fallimento? E poi tutto
all’improvviso??? Che la corruzione e il malaffare fossero presenti lo si
sapeva anche prima , ma questo non ci impediva di essere la settima potenza
industriale del pianeta. E poi , il debito pubblico era alto anche prima , ma
nonostante tutto eravamo lo stesso una grande potenza Industriale. Il Giappone per esempio, se si dovesse prendere
come parametro il debito pubblico, dal momento che il suo è al 240 % dove
andrebbe collocato? Egli USA e l’Inghilterra??
E invece il Giappone è il paese
che maggiormente sostiene il fondo monetario internazionale con i suoi fondi.
Tutte queste domande hanno ovviamente una risposta , ma in questo momento
voglio focalizzare l’ attenzione su ciò
che ci è stato imposto dall’UE , e che i nostri partiti in modo diligente hanno approvato in parlamento , e senza per
altro capirne la reale portata e le conseguenze : Il “Fiscal Compact”.
Se c’è una
cosa che è in grado di dimostrare come funziona realmente il nostro sistema
monetario denominato in “EURO” è proprio l’adozione del famigerato fiscal
Compact . Innanzi tutto cosa significa?? Significa essenzialmente che il nostro
paese per i prossimi anni si impegna a mantenere il bilancio dello stato sostanzialmente
in pareggio. Le uscite dovranno essere in pareggio con le entrate fiscali, e
così non sarà possibile effettuare nessuna nuova spesa statale con emissione di altro debito. Molti Italiani
penseranno che questo è un bene , siamo in crisi ed è giusto non indebitarsi
ulteriormente. A pochi però viene in mente che il bilancio di uno stato non è
paragonabile a quello di una famiglia o di una impresa per quanto grande possa
essere, così come mezzi di trasporto diversi
non sono paragonabili tra loro ,tranne che nella funzione; per esempio: Una
bicicletta ed un Jambo Jet da 500 posti o più , sono ambedue dei mezzi di trasporto
ma con capienze e ambiti totalmente diversi. Così anche un bilancio statale e
quello di una famiglia o di una azienda privata, hanno in comune soltanto la
loro denominazione. Nel bilancio di uno stato ci sono tantissimi passivi, come
bambini anziani donne casalinghe, malati pensionati e via dicendo. Nel bilancio
di una azienda ci sono tante voci tra cui i lavoratori dell’azienda stessa, di
cui essa si disfa appena le cose vanno male, delegando la collettività ad
occuparsene. Ma una nazione si può disfare della propria popolazione quando
questa per varie ragioni non è o non può essere attiva? Oppure quando c’è un
periodo di crisi? Non ho bisogno di dare questa risposta…….Quindi in tempo di
profonda crisi economica ci viene imposto il pareggio di bilancio che in gergo
economico viene definito –Manovra ciclica- E, l’adozione di manovre di
austerity non fa che peggiorare la situazione. Infatti per ammissione dello stesso M. Monti che ha dichiarato che
le manovre messe in atto dal suo governo hanno contribuito a fare peggiorare la
congiuntura nel nostro paese , ma ha aggiunto , per migliorare bisogna prima
peggiorare . Come se ad un paziente
affetto da raffreddore , il medico gli
prescrivesse di prendere una polmonite per guarire. Oppure ad un obeso gli
venisse tagliata una gamba per farlo diminuire di peso. Oppure udite
udite…..Come se la banca ti dicesse che per il mutuo che hai acceso con loro ,
e che devi ripagargli , improvvisamente e senza preavviso ti cambia le
condizioni di rientro.
Ma la chicca migliore viene adesso, non paghi
di questa assurdità ci viene anche imposto di rientrare nel prossimo ventennio
dal nostro debito pubblico che dovrà attestarsi al 60 % rispetto al livello
attuale che è del 120 %. Bene facciamo due conti , che ovviamente i nostri
beniamini ed eroici senatori e deputati si sono astenuti di fare , o se lo
hanno fatto si sono poi tappati occhi, naso ,bocca e perfino gli orifizi bassi.
Il nostro debito pubblico sfiora ormai l’ammontare di 2000 miliardi di Euro, e
in 20 anni dovrà essere dimezzato del 50 % quindi la cifra è di 1000 miliardi
di Euro, che diviso 20 significa 50 miliardi l’anno di Euro fra nuove entrate e
tagli di spesa , a questa cifra poi va aggiunto l’interesse sul debito , che attualmente è di circa 15 miliardi di euro, che aggiunti ai 50 fa
una bella cifra di 65 miliardi l’anno. Tutto questo avviene in un momento di
crisi profonda dove il nostro P.I.L. segna già un meno 2,2 % , la
disoccupazione aumenta, i consumi diminuiscono a ritmi sostenuti ( -3 % nei
primi mesi dell’anno) le entrate fiscali cominciano a diminuire e il nostro debito pubblico aumenta. C’è
qualcuno sano di mente che pensa realmente che potremmo anche lontanamente
farcela??
La
dimostrazione che non godiamo più della sovranità nazionale viene dal fatto che
nessuna nazione sana di mente adotterebbe simili misure con una congiuntura
così sfavorevole, ma si può anche dimostrare che l’Europa che adotta questa
moneta non ha sovranità monetaria. E’ come se la banca privata che ha erogato
un mutuo ad una impresa oppure per l’acquisto di un’immobile chiedesse al
proprio debitore un piano di rientro più
pesante di quello concordato dimezzandogli
il tempo di rientro , e quindi raddoppiandogli la rata, ben sapendo che sarà inadempiente , e che sarà costretto a cedergli l’attività o
l’immobile. Ma uno stato sovrano farebbe carachiri con se stesso e la sua
popolazione?? Certo che no, adotterebbe altre misure , ma soprattutto avrebbe
la sovranità monetaria , e non si imporrebbe l’auto fallimento per cedere tutti
i suoi beni a degli stranieri., o a una élite ristretta di persone. Questa è la
dimostrazione che il sistema monetario e finanziario si è già impadronito delle
nostre vite e dei nostri beni nonché del nostro futuro. Tutto questo avviene
con la legittimazione ideologica del neo-liberalismo . Questa ideologia viene
usata come ariete per sfondare le nostre resistenze, e farci auto fagocitare
dal sistema capital finanziario ad esso collegato , presentando come atto liberatorio ciò che
invece costituisce auto incatenamento alla schiavitù del finaz-capitalismo, che si assicura così la nostra stessa
complicità. Di questo ho ampiamente parlato nei miei precedenti articoli. Qui
mi preme fare notare che tutta la nazione è stata asservita al sistema bancario
, esattamente come avviene tra un privato cittadino e la banca erogatrice del
mutuo, adesso tutto lo stato ha un bilancio privatizzato, e soggetto ai
capricci del mercato. Oggi siamo privi di reale libertà democratica , perché
non abbiamo più nessun controllo sulla nostra economia, e sul denaro in
circolazione ,saranno altri a decidere cosa dovremo produrre se quando e come ,
se potremo avere scuole per tutti e di quale livello , se potremo avere
pensioni e servizi pubblici degni di questo nome , chi dovrà essere chiamato e
con quali modalità a governare il nostro paese ( ma è ancora il nostro???)
Il sogno Europeo, e il ruolo della
politica attuale.
Qualche anno
fa, mi crogiolavo nell’idea che la costruzione dell’Europa unita fosse una
benedizione per tutti noi. Pensavo, e con me molti altri, che avemmo avuto da
questo fatto storico fantastici benefici, sia in termini di vantaggi economici,
che in termini di democrazia e sicurezza sociale. Abbiamo cominciato a pensare che questo
processo di unificazione fosse scontato,
i popoli Europei (in particolare noi Italiani) si sono disinteressati a ciò che
le istituzioni comunitarie stavano facendo , e, fintanto che eravamo conviti
che le cose stessero andando bene , ci siamo concentrati (e neanche poi molto)
sui nostri problemi interni. Oggi, in presenza di questa crisi mondiale e in
particolare dell’occidente e dell’Europa tutta intera siamo di fronte alle
nostre responsabilità. Siamo di fronte al fatto che il processo di unificazione
va ripensato o, paradossalmente abbandonato , cosa di cui io non mi auspico; ma
se sei su un autobus in corsa e l’autista si è accasciato per un malore devi
fare alcune cose se non vuoi farti male
o peggio morire nell’impatto che da lì a poco si verificherà : fermare l’autobus quanto prima, togliere il
pilota , e se vuoi ripartire lo devi sostituire. Vista da qui questa Europa ci
sembra proprio un autobus impazzito, e proprio nel momento di maggior bisogno ,
è venuto a mancare il ruolo delle istituzioni Europee ,cioè quello di poter
contare su una vasta comunità in reciproco e solidale mutuo soccorso per muto vantaggio,
e ,Invece di essere supportati ,cominciamo a sentirci dare dei dinieghi, ordini
e imposizioni .Tutto questo ci fa sentire a disagio, scoprire il volto vero che
si celava dietro la maschera di questa Europa non è affatto piacevole! All’improvviso si scopre la faccia feroce di
un sistema tutt’altro che solidale, ma anzi , egoistico ed arrogante, a tratti oppressivo e
soffocante. Così come nella fattoria degli animali di Orwelliana memoria
scopriamo che “tutti gli animali sono uguali ma i maiali sono più uguali degli
altri” . Pensavamo che tutti fossimo seduti al tavolo con pari dignità e invece
c’è chi dà ordini e chi deve servire, ci sono paesi di serie A, e paesi di
serie B. I lavoratori tedeschi sono più importanti di quelli dei paesi PIIGS
per esempio , I Finlandesi , gli Olandesi e in genere i paesi del Nord Europa
possono dettare condizioni ,mentre gli altri devono immolarsi ai loro voleri.
Tutto questo sotto il disegno di un regime neo-liberale che mostra ormai tutta
la sua inconsistenza e validità reale. Il capitalismo mondiale ormai è in fase di
crisi irreversibile, e il luogo dove questo capitalismo è stato ideato è
l’Europa insieme a tutto l’occidente. Dopo averlo esportato a piene mani in
tutto il globo terrestre ,come un figliol prodigo ritorna in patria e adesso
siamo alla piena applicazione ideologica camuffata da libertà virtuale ,già
perché se una nazione non ha il controllo della propria economia insieme a
quello del sistema bancario e finanziario , in pratica non controlla niente e perde la sovranità nazionale, come
sta accadendo adesso . Gli effetti non
tardano a manifestarsi , la Grecia è già capitolata, seguono Portogallo,
Spagna, Irlanda, Italia , ma poi toccherà a paesi teoricamente ben più solidi
come Francia, e perfino la truce Germania dovrà vedersela con le spore velenose di questa ideologia. La
lezione della storia gli uomini non la imparano mai: Senza il consenso del
popolo prima o poi tutto è destinato ad una rovina certa. L’unione Europea sarà
messa in discussione anche in maniera violenta, e molto presto vedremo gli effetti
devastanti del malessere scatenato dall’imbroglio in essere.
Il compito
che si sono dati le istituzioni Europee è quello di asservirci tutti ai voleri
e alle esigenze della finanza e del capitalismo , in particolar modo delle
multinazionali.
Il ruolo della politica.
Il ruolo
della politica è quello di sempre, non esiste un ruolo nuovo da inventare
semmai c’è un ruolo di cui riappropriarsi ed è quello di “essere il luogo degli
interessi generali di tutta la comunità, attorno a valori ed istituzioni condivise”
, è il luogo di sintesi degli interessi generali della comunità per quanto
estesa essa possa essere , fosse anche l’unione Europea nel suo complesso.
Fuori da questo ambito il ruolo della politica perde la sua funzione , così
come oggi è il luogo dove si tutelano gli interessi particolari di una risicata
parte di popolazione , e cioè l’élite capitalistico finanziaria, tentando di
asservivi l’altra , e ovviamente ha perduto la sua specificità, la stima e la
sua funzione, portandoci a pensare che dovrà nuovamente tornare al centro della
nostra azione sociale ed economica. La mancanza e la supplenza che esiste oggi
ha portato il sistema al corto
circuito ,prossimo ad un collasso
generale. Il tentativo attualmente riuscito di privatizzare gli stati Europei ,
assoggettandoli a una plutocrazia di ricchi finanzieri avrà come conseguenza
una instabilità politico sociale perenne e di lunga durata . Gli attuali
partiti politici sono stati privati di qualsiasi prerogativa programmatica
dovendo nella realtà contingente adempiere esclusivamente, ai Diktat della
troica BCE UE e FMI che rispondono appunto al disegno neo-liberale di
assoggettamento e privatizzazione degli
stati compresa tutta la popolazione che
li compongono.
In Italia ci
accingiamo a compiere il rito delle elezioni, e mai come adesso si respira
un’aria di smarrimento in tutta la politica nostrana . Annichiliti dagli ultimi
avvenimenti economici , e trincerati dietro M.Monti non sanno più che cosa
fare. Tutte le loro certezze passate stanno sgretolandosi ,alcuni dicono di
volere ancora Monti, altri dicono di no, e altri ancora vedono il loro
movimento politico sciogliersi come neve al sole d’agosto ,altri ancora
avversano M. Monti ma non hanno il coraggio di fare un’analisi impietosa e veritiera
dell’attuale situazione Italiana ed Europea. Tutti girano sempre attorno a
questioni marginali della nostra vita quotidiana, e così si svolge una
rappresentazione teatrale farsesca, dove recitano esclusivamente le comparse,
lasciando al margine i veri problemi che orami diventano sempre più pressanti
.Sostanzialmente si tratta dello smantellamento del nostro sistema sociale e di
sicurezza ,lo smantellamento e la privatizzazione di gran parte del nostro
apparato produttivo nazionale , l’assoggettamento al sistema finanziario
privato di tutto il territorio nazionale. Con questi macigni è complicato fare
campagna elettorale se è questo il sistema che devi difendere, e soprattutto se
non puoi più fare affidamento su una politica clientelare, che garantiva un posto
sicuro da dove fare i propri affari e
della propria cerchia, al netto dei programmi elettorali veri e propri
“specchietti per le allodole” a cui nessuno ormai crede più. Oggi è richiesto un personale
politico diverso, oltre che motivato deve essere preparato ed in grado di capire
le problematiche Europee e globali ,anche per potere fare politica locale . Rimane
ancora da dire che è difficile immaginare un programma elettorale distinguibile
fra destra e sinistra, se la realtà è già predeterminata (almeno sulla carta)
da centri esterni ai nostri stessi interessi , e pertanto sarà interessante in
questo clima osservare quello che accadrà, su quali specchi li vedremo
arrampicarsi , per mobilitare una società sempre più disincantata e arrabbiata
, dove per altro qualcuno (sempre ancora pochi) comincia anche ad essere
informato sulla effettiva portata degli attuali avvenimenti. Oggi il sogno
Europeo è come un giocattolo rotto, attualmente procura soltanto guai e dispiaceri,
e se non verrà aggiustato (questo è il mio personale augurio) ben presto verrà
abbandonato al suo destino, in quanto UTOPICO e demagogico , e solo allora
forse potremo assistere ad una nuova rinascita.
Antonino
Costa .
5
ottobre 2012
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