domenica 6 ottobre 2013

Prigionieri Dell'Euro



L’anno scorso ho scritto un articolo intitolato “Morire per l’Euro” , in cui asserivo che fossimo in presenza di un fanatismo Europeo ,per cui la gran parte di noi era disposta a sacrificare il proprio futuro e quello dei propri figli in nome e per conto del mantenimento dell’Euro con tutte le gravose conseguenze che questo comporta. Dissi che per quanto gli uomini si sforzino a piegare la realtà alla propria visone ,questa alla fine vincerà comunque , e lo farà lasciandosi dietro di sé una scia di distruzione economica e sociale ,che ci farà pentire amaramente di non avere avuto il buon senso di esserci svegliati per tempo,  e prendere l’unica decisione possibile : rinegoziare completamente i vincoli oppure uscire da questa follia chiamata “Moneta unica”.
Da allora la crisi economica che ci attanaglia si è ulteriormente aggravata, perché la medicina che ci viene somministrata chiamata “Austerità finanziaria” non fa altro che uccidere il malato ,senza peraltro curarne la malattia. Adesso sto notando che insieme al fanatismo Europeo ancora molto presente soprattutto nella classe politica ex sinistroide, si affaccia un altro sentimento, dovuto alla strisciante consapevolezza di essere in realtà “prigionieri dell’Euro” . Molti cominciano a capire che abbiamo un cappio stretto al collo (altro che prosperità economica), e mentre prima pensavano che la scelta di stare dentro questa follia monetaria fosse consapevolmente voluta da tutti noi ,oggi ci rendiamo conto che in realtà la stiamo subendo, e passivamente e volontariamente stiamo aggravando la crisi in atto.  E’ il caso di dire che siamo diventati ostaggi e prigionieri di un’Europa che non assomiglia neanche un po’ a quella che ci avevano prospettato.  
La sindrome di Stoccolma
E’ interessante citare a nostro proposito l’interessante caso della Sindrome di Stoccolma, tratta da un famoso episodio di cronaca del 23 agosto 1973 , dove tra rapitore ed ostaggi nacque un rapporto di complicità  analogo a quello che è nato fra gli stati Europei del sud tenuti in ostaggio da altri stati Europei del nord (Per es. la Germania).
Il 23 agosto del 1973 Jan-Erik Olsson tentò di rapinare la filiale della Kreditbanken, nel centro di Stoccolma, in Svezia. Le cose non andarono secondo i piani e Olsson restò bloccato nel caveau della banca per cinque giorni, con un complice e quattro ostaggi. I racconti degli ostaggi liberati e alcune leggende sui loro rapporti con i due rapinatori portarono alla nascita dell’espressione “sindrome di Stoccolma“: una situazione paradossale in cui la vittima di un rapimento finisce per solidarizzare con il sequestratore.
 Il termine “sindrome di Stoccolma” venne utilizzato spesso in molti altri casi di cronaca per descrivere il rapporto di complicità che a volte si creava tra ostaggi e rapitori. La sindrome di Stoccolma è in genere descritta come una situazione paradossale durante la quale gli ostaggi esprimono sentimenti positivi nei confronti dei loro rapitori, trovandosi a dipendere completamente da loro: trascurano il pericolo al quale sono sottoposti e scambiano la mancanza di abusi da parte dei loro rapitori per atti di gentilezza. Secondo l’FBI in circa il 30 per cento dei casi gli ostaggi sviluppano una qualche forma di sindrome di Stoccolma.
La sindrome di Stoccolma è in genere un legame a due direzioni: l’ostaggio sviluppa un legame con i suoi rapitori e i rapitori sviluppano un legame con i propri ostaggi. Nei documenti ufficiali, l’FBI scrive che i suoi negoziatori spesso cercano di indurre nei rapitori una qualche forma di sindrome di Stoccolma per aumentare le possibilità degli ostaggi di sopravvivere. Una delle tecniche utilizzate è quella di chiedere al rapitore di riferire messaggi agli ostaggi.
In realtà la sindrome di Stoccolma non è classificata in nessun manuale di psicologia ed è stata nominata soltanto in un ridotto numero di studi scientifici. Gli psicologi sono d’accordo sul fatto che la sindrome di Stoccolma rappresenta un “caso particolare” di un fenomeno più ampio: i legami traumatici. Si tratta di quei legami, spesso molto forti, che possono nascere tra due persone ( o addirittura tra due o più stati ) quando una delle due gode di una posizione di potere nei confronti dell’altra e, a intermittenza, la intimidisce, la picchia o usa altri tipi di violenza nei suoi confronti.
Un po’ di buon senso.
Ho citato il caso Stoccolma perché noto una terribile somiglianza con quel evento di cronaca e la nostra situazione Europea ; oggi non siamo più parenti e amici in ambito europeo ,ma  alcuni paesi sono diventati ostaggi nelle mani di altri ,noi per esempio preferiamo attaccarci a una fatua illusione piuttosto che prendere atto di un fallimento clamoroso di questa stramba Europa unita, e vediamo perché:
Cominciamo a porci alcune fondamentali domande, innanzi tutto chiediamoci quale era il fine di avere un’unica nazione Europea, visto che nei secoli passati non si riuscì mai a conseguire questo pseudo intento di  unità . Il fine dei padri costituenti Europei pare fosse quello di regalarci una Europa prospera e unita nella pace e nel rispetto comune , attraverso un processo di avvicinamento progressivo e volontario . Nessuno che abbia buon senso negherebbe che si tratti di un nobile proposito ,e meritevole di impiegarvi le migliori energie  possibili. Ma sempre quel qualcuno che abbia buon senso può onestamente dire con tutta evidenza che stiamo andando in quella direzione?? La realtà che abbiamo davanti descrive qualcosa di molto diverso dal buon proposito che si erano prefissi i fondatori Europei. Possiamo notare subito che anziché un’Europa unita ne abbiamo una totalmente disunita. E’ vero  esiste un parlamento Europeo , ma cosa sta facendo?? Boh! E poi abbiamo almeno tre tipi di Europa : L’Europa della moneta unica , che a sua volta si divide in due tronconi , Quella ricca che prospera grazie all’Euro, e quella che sta affondando grazie all’uso forzoso dell’Euro. C’è poi l’area Europea che non usa (per sua fortuna) L’Euro , e forse visto quello che sta accadendo non farà in tempo ad adottarlo (ammesso che ancora  la vorranno davvero adottare!)  . Ma in Europa siamo ancora sicuri che  i governi siano a  libera espressione democratica ?  Domanda alquanto complessa dove la risposta ha varie sfaccettature . Dunque , chi sta imponendo le regole economiche che regolano la vita sociale dei vari paesi dell’area Euro, e che tanti dispiaceri stanno procurando ai paesi periferici di questa Europa? Notiamo subito che a governare non è il parlamento Europeo dove siedono i rappresentanti eletti dai vari popoli (anzi non si capisce neppure se questi esistano davvero) ma una commissione Europea composta da persone non elette da nessuno. E chi li ha invitati  a fare e  disfare in nome e per conto delle nazioni Europee? Anche qui la risposta è complessa , ma credo che i nostri attuali governanti che dicono di essere espressione di libere elezioni, e che quindi si sentono in diritto di torturarci ,a nome e per conto di questa Europa stramba,  abbiano dato mandato ad alcuni funzionari Europei per fare le cose in loro vece, nell’illusione che questi possano sopperire alle loro mancanze , e alla loro incompetenza. Ed ecco che nazioni come Grecia, Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda, e infine anche la Francia ,ma mi dicono che anche l’Olanda  comincia ad accusare qualche colpo di tosse , dal sogno Europeo si trovano improvvisamente proiettati in un orrore Europeo , in cui non si riesce più neppure  di capire chi sia il vero responsabile di questo marasma. Ci viene imposto di smantellare le nostre economie e ovviamente il nostro stato sociale ,con l’introduzione di regole economiche assurde come quella dell’austerità . Aumento vertiginoso di tasse e balzelli vari, caduta in discesa di consumi e circolazione di denaro , chiusure a raffica di piccole e medie industrie e delocalizzazioni forzate di altre , svendita di patrimonio pubblico e di risorse pubbliche , solo per citare alcune conseguenze , e in ultimo aumento vertiginoso del debito pubblico ,cosa che invece si voleva diminuire. Ma a qualcuno sano di mente non viene il sospetto che stavamo molto meglio quando l’Europa non funzionava così? Quando avevamo ancora un po’ di sovranità nazionale?? Ma a chi interessa davvero rimanere prigioniero di questo sistema assurdo , che con il tempo (a meno che non venga notevolmente corretto) non potrà fare altro che sfasciarsi da solo!  Quando le nostre economie saranno state distrutte completamente e la crisi da economica si sarà scaricata sull’intero sistema sociale  , con un impoverimento tale da favorire qualsivoglia  regime dittatoriale purché ci dia l’illusione di poterci liberare dalla prigionia Europea .  I regimi dittatoriali siano essi di destra o di sinistra  ci faranno  ripiombare in un nuovo oscurantismo Europeo (altro che pace e prosperità continentale!) . E siamo ancora sicuri che le guerre che volevamo scongiurare unendoci tutti insieme e facendoci martorizzare fino all’agonia saranno realmente scongiurate??  Adesso in Germania (che è il vero problema Europeo) ha vinto nuovamente la Sig. Merkel , e questo è da ritenersi normale per i Tedeschi ,in quanto essi prosperano  in questo mare di guai in cui hanno cacciato gli altri. I lavoratori Tedeschi hanno ottimi salari , il loro stato sociale non è in pericolo, e  loro non sono certamente in presenza di una crisi finanziaria (questa la impongono agli altri!)  , la BCE non a caso ha sede a Francoforte , e da questo Euro ,che è un vero e proprio Marco travestito da moneta unica la loro nazione si arricchisce ,impoverendo di conseguenza gli altri . Dal loro punto di vista   è tutto OK!
Mi capita sovente di spiegare che una delle soluzioni possibili per arginare la caduta economica nostrana sarebbe quella di uscire da questa moneta e di riappropriarci della banca centrale nazionale (che comunque tutti noi dobbiamo sempre garantire pur non avendo nessuna voce in capitolo) , ma poi scorgo nei loro volti  una paura folle , e cominciano a balbettare frasi del genere : Ma poi come facciamo da soli? E la nostra moneta non varrà di meno dell’Euro di adesso? E le materie prime non ci costeranno di più? E le case saranno svalutate? E via di seguito. Ma non gli viene in mente che con il valore assurdo (per noi sic!) dell’euro siamo spacciati! Se il disporre di una moneta forte potesse risollevare le sorti di un paese come  il nostro e quelli simili a noi allora perché stiamo affondano?? Se questo fosse un vantaggio in rapporto alla nostra tenuta economica come mai stanno chiudendo tutte le nostre industrie manifatturiere??   Non sarà forse perché da noi tutto costa assurdamente caro e quindi conviene acquistare all’estero piuttosto che produrre in casa?  Non sarà forse vero che vendere per noi è quasi impossibile visti gli alti costi finanziari che dobbiamo sostenere??  E’ la sindrome di Stoccolma , i prigionieri dopo essere stati spaventati a morte e torturati in tutti i modi ,finiscono per solidarizzare con il loro carceriere! I carcerieri della troika ci stanno  massacrando svegliatevi! Abbandoniamo in fretta questa nave perché imbarca acqua da tutte le parti , o finiremo per morire annegati tutti, compreso i nostri carissimi amici Germanici.

Antonino Costa.

Nessun commento:

Posta un commento